Seconda ondata COVID-19: indagine on line sulle conseguenze psicologiche e sulla vita degli adulti con FC
Stiamo vivendo una seconda fase dell’epidemia da COVID-19 che ha caratteristiche diverse in termini di tasso di mortalità ma anche di diffusione dell’infezione. Sono motivi per indurre il Centro di Fibrosi Cistica dell’Istituto Gaslini di Genova ad ipotizzare che le persone con fibrosi cistica vivano la situazione attuale in maniera diversa rispetto al periodo di lockdown.
Pertanto, il Centro ligure propone nuovamente, con alcune variazioni, il questionario on line rivolto agli adulti con fibrosi cistica, chiedendo che venga segnalato se chi lo compila aveva partecipato alla survey precedente. L’intento è quello di comprendere il disagio psicologico e verificare se e come siano cambiati sensazioni e timori rispetto alla scorsa primavera.
Anche grazie al supporto informativo di LIFC, in occasione del picco epidemico nella primavera scorsa, sono stati compilati 712 questionari che sono stati confrontati con 3560 analoghi questionari completati da persone della popolazione generale, raccolti tramite un progetto dell’Istituto Mario Negri.
Il confronto ha permesso di ottenere dati interessanti, i più significativi sono di seguito riportati:
- circa la metà degli adulti con fibrosi cistica ha manifestato durante il lockdown segni di distress psicologico. Il dato non si discosta da quello della popolazione generale;
- il livello di distress non era correlato alla gravità della malattia polmonare;
- Il distress era considerevolmente più frequente nella femmine che nei maschi, analogamente alla popolazione generale.
La compilazione della seconda indagine avverrà nuovamente su Survey Monkey al link: https://it.surveymonkey.com/r/MLR898Q
Grazie per il vostro contributo!