Donato al Policlinico di Milano da parte di LIFC il nuovo macchinario Organ Care System per la perfusione polmonare
Con una cerimonia che si è svolta lo scorso giovedì presso il Centro Trapianti dell’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il Presidente LIFC Gianna Puppo Fornaro ha consegnato al Centro Trapianti dell’Ospedale il macchinario OCS – Organ Care System, il primo sistema che consente di effettuare la perfusione polmonare dal momento dell’espianto e per tutto il tragitto verso il Centro Trapianti di destinazione, permettendo all’organo di arrivare nelle migliori condizioni possibili per l’intervento.
LIFC sostiene da anni la metodica del ricondizionamento polmonare come strumento per aumentare il numero di organi disponibili al trapianto e conseguentemente ridurre i tempi delle liste di attesa, per questo ha scelto di finanziare l’evoluzione di questa tecnica, rappresentata dal sistema OCS – Organ Care System, macchinario installabile su tutti i mezzi utilizzati per il trasporto di organi.
‘I pazienti con fibrosi cistica oggi sono circa 6.000, di cui il 51% adulti’ – ha dichiarato Gianna Puppo Fornaro, Presidente LIFC – ‘e nel 2025 aumenteranno ancora. Nonostante i nuovi farmaci ed i progressi nelle cure sappiamo che molti di loro andranno incontro al trapianto bipolmonare, quindi per LIFC questa è una delle priorità di intervento, poiché stiamo rispondendo ad un bisogno concreto dei pazienti. Negli anni precedenti avevamo già finanziato con le nostre campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi la tecnica della perfusione ex-vivo, questa macchina permetterà di effettuare il ricondizionamento anche in itinere aumentando il numero di organi, purtroppo sempre insufficienti rispetto alle necessità dei pazienti, non solo affetti da fibrosi cistica’.
Come spiega il Prof. Lorenzo Rosso, Dirigente medico U.O. di Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone presso l’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ‘Abbiamo ricevuto questa donazione da parte della Lega Italiana Fibrosi Cistica poiché siamo stati il primo centro a partire, nel 2011, con la tecnica del ricondizionamento polmonare ed avevamo necessità di questa macchina, già da qualche anno in commercio ma che pochissimi centri hanno a disposizione, per consolidare le nostre competenze con la metodologia ex vivo in itinere. Questa tecnica’ – prosegue Rosso – ‘consente, una volta prelevato l’organo, di poterlo mantenere per lungo tempo in una condizione normotermica, consentendogli di arrivare in condizioni ottimali per il trapianto, anche se a lunga distanza. Infatti, anche se il tragitto da donatore a ricevente è di diverse ore, questa metodica consente in maniera protettiva di mantenere l’organo nelle condizioni più fisiologiche possibili limitando i danni legati al freddo e all’ischemia fredda prolungata’’.
Il Centro Trapianti di Milano è stato scelto come primo beneficiario poiché all’avanguardia nell’utilizzo della metodologia EVLP per il ricondizionamento polmonare, ma l’intento è di riuscire presto a dotare altri Centri dello stesso macchinario ed anche della formazione specifica ai medici, prevista a corredo della donazione del sistema OCS ed a questo scopo si è appena conclusa lo scorso 22 Maggio la campagna ‘Un Respiro in più’ volta proprio a raccogliere fondi per l’acquisto di un ulteriore macchinario.