Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione 2024: vediamo come funziona
Da fine febbraio 2024 Inps ha riaperto il servizio che permette di presentare domanda di contributo per il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido sia pubblici che privati o per forme di assistenza a domicilio per i minori fino a 3 anni. Si tratta di un Bonus rivolto a famiglie con figli minori, di età inferiore ai tre anni al momento della domanda che frequentano asili nido o che, a causa di patologia cronica certificata, non potendo frequentare l’asilo possono necessitare di assistenza a domicilio. Consapevoli che i Centri di Cura per la Fibrosi Cistica molto spesso consigliano alle famiglie di inserire all’asilo nido i piccoli pazienti, crediamo che questo Bonus sia di particolare interesse per le famiglie.
I requisiti per presentare la domanda sono: avere la cittadinanza italiana o europea oppure essere cittadini extra UE in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo o per lavoro ed essere residenti in Italia. A richiedere il Bonus dovrà essere il genitore e, se paga una retta, colui che paga la retta, sia che si tratti di genitore naturale che adottivo o affidatario e pertanto sarà suo l’Iban che andrà indicato nella domanda. La domanda si può presentare già da ora e si ha tempo fino al 31 dicembre 2024, mentre la fattura relativa alla spesa sostenuta per la frequenza al nido si potrà allegare fino al 31 luglio 2025. Per presentare la domanda è necessario entrare nel sito Inps utilizzando una identità digitale (SPID, CIE o CNS) e accedere a una delle pagine dedicate: o direttamente in Bonus asilo nido e supporto domiciliare oppure nel Portale della Famiglie dal quale si potrà scegliere Bonus e procedere con l’inserimento dei dati richiesti.
Creando una nuova domanda verrà chiesto da subito di scegliere il tipo di beneficio tra le due opzioni presenti:
- Contributo per il pagamento della retta dell’asilo nido (art.3)
- Contributo per il pagamento del supporto domiciliare (art.4)
Ricordiamo che l’articolo 4 riguarda le situazioni in cui viene richiesto il Bonus per un minore con gravi patologie croniche, attestate da un pediatra di libera scelta, che sia impossibilitato a frequentare l’asilo nido.
E’ bene ricordare che coloro che hanno chiesto e ottenuto il rimborso di almeno una mensilità del Bonus Asilo Nido non possono presentare anche la domanda per il supporto domiciliare nello stesso anno per lo stesso minore. E’ possibile richiedere al massimo 11 mensilità per ogni minore. Segnaliamo che, mentre il Bonus Asilo Nido prevede l’erogazione mensile dei rimborsi, il rimborso del supporto presso la propria abitazione verrà erogato una tantum e l’importo non potrà essere superiore alla retta dell’asilo. Il Bonus è vincolato al reddito ISEE minorenni (è necessario presentare la DSU aggiornata) ed è suddiviso in fasce:
- < 25.000 euro: budget annuo massimo riconosciuto 3.000 euro
- > 25.001 euro e < 40.000 euro: budget annuo massimo riconosciuto 2.500 euro
- > 40.001 euro o ISEE non presentato: budget annuo massimo riconosciuto 1.500 euro
E’ prevista una maggiorazione per le famiglie che presentano i seguenti requisiti:
- Valore ISEE minorenni fino a 40.000 euro
- Un minore che frequenta l’asilo nato dal 1 Gennaio 2024
- Almeno un altro minore di età < 10 anni
In questi casi la maggiorazione è prevista solo per i mesi in cui è presente l’ISEE minorenni e il rimborso è maggiorato fino a un massimo di 3.600 euro
Il Bonus è compatibile* con: assegno unico e universale; indennità di frequenza; rimborsi statali, regionali e comunali; rimborsi del datore di lavoro; Rome for Baby del Comune di Roma. Non è cumulabile con la detrazione fiscale dal reddito per le frequenza di asili nido.
*vi invitiamo a verificare nelle FAQ presenti nel portale Inps tutte le specifiche delle singole compatibilità
Articolo a cura della Dr.ssa Vanessa Cori
Assistente Sociale LIFC, Responsabile progetto LIFC CARES
Progetto sostenuto in quota parte con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese