Piano Nazionale Vaccini e Fibrosi Cistica: maggiori tutele per i pazienti, anche minori, immunodepressi e in lista di attesa di trapianto
Il nuovo documento ad interim sul Piano Nazionale Vaccini parla chiaro:
- i soggetti estremamente vulnerabili e con grave disabilità saranno vaccinati parallelamente agli over 80;
- per i minori ‘estremamente vulnerabili’, che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età, saranno vaccinati i genitori;
- per i soggetti immunodepressi e in attesa di trapianto di organo solido saranno vaccinati anche i conviventi;
Approda oggi in Conferenza Unificata il nuovo aggiornamento del Piano Nazionale Vaccini che contiene una serie di “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19”.
Il Piano aggiornato suddivide la popolazione in 5 Categorie dove, nella prima, insieme agli over 80, rientrano i soggetti con grave disabilità ed ‘estremamente vulnerabili’ ossia tutti quei soggetti che, come le persone con fibrosi cistica, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19.
Il piano parla chiaro, tenendo conto delle priorità definite, delle indicazioni relative all’ utilizzo dei vaccini disponibili e delle esigenze logistico-organizzative, le Regioni potranno procedere in parallelo con:
– la vaccinazione dei soggetti over 80 e dei soggetti con elevata fragilità e ove previsto dalle specifiche indicazioni, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari.
Recepisce quindi l’appello della Lega Italiana Fibrosi Cistica-LIFC ad immunizzare i caregiver dei pazienti che per età non rientrano nella campagna vaccinale e i conviventi dei soggetti immunodepressi. Infatti, si legge nel documento, nel caso di pazienti in lista di attesa o trapiantati di organo è indicato vaccinare anche i conviventi.
“Abbiamo avviato un dialogo ‘silenzioso’ ma costante con le Istituzioni competenti, che hanno ascoltato e recepito i bisogni e le preoccupazioni dei pazienti e dei loro familiari dei quali LIFC si è fatta portavoce nel rispetto di tutte le categorie di pazienti e di quanti sono impegnati nella tutela della salute di tutti noi – afferma Gianna Puppo Fornaro, Presidente LIFC– ora rinnovo l’invito alle Regioni a rispettare le indicazioni contenute nel nuovo piano, a lavorare in modo coordinato e uniforme su tutto il territorio nazionale, ad informare in modo chiaro e tempestivo i pazienti che hanno il diritto di tornare a quella normalità già negata dalla fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa-.
La proposta di aggiornamento delle categorie e dell’ordine di priorità è stata elaborata dal Ministero della Salute in collaborazione con il Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS, ha ricevuto parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità ed è stato oggetto di un confronto con il Presidente e alcuni componenti del Comitato Nazionale di Bioetica. In particolare, il gruppo di lavoro permanente su SARS-CoV2 del Consiglio Superiore di Sanità ha ritenuto largamente condivisibile l’impostazione adottata in tale proposta, che appare ispirata a principi di equità, protezione, promozione della salute e del benessere.
A seguito della Conferenza Unificata prevista per oggi alle 14:30 il documento ad interim potrebbe subire delle variazioni. Sarà nostra cura aggiornare l’allegato.